Eremo di Santa Caterina sul Lago Maggiore

L’Eremo di Santa Caterina del Sasso a Leggiuno

Per visitare l’Eremo di Santa Caterina a Leggiuno il mezzo migliore è l’auto.
Il complesso è dotato di un grande parcheggio e la sosta è gratuita.
Lasciata l’auto si percorrono un centinaio di metri raggiungendo il piazzale d’ingresso e l’aera di ristoro.

Foto: Alessio Fusè

Si raggiunge scendendo un sentiero molto panoramico e suggestivo fatto di 268 gradini, indossando naturalmente scarpe comode.
L’Eremo incastonato nella roccia a strapiombo sul lago può essere raggiunto da tutti anche dai più anziani e diversamente abili con un comodo ascensore che in pochi minuti conduce all’entrata dell’Eremo.
Considerando un certo dislivello, il percorso si può effettuare per esempio scendendo a piedi e risalendo in ascensore.

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Non dimenticare che ciò che si sta visitando è prima di tutto un luogo religioso e da rispettare, evitando schiamazzi, indossando abbigliamento adeguato e lasciando a casa gli amici a quattro zampe.

Di straordinaria bellezza l’eremo di Santa Caterina del Sasso è senza dubbio una delle architetture religiose più ricche di storia.

Info orari d’apertura e prezzi

Eremo di Santa Caterina: alcuni cenni storici

È un monastero e un luogo di pellegrinaggio noto per la sua leggenda. Si dice che nel XIII secolo un mercante milanese naufragò sul Lago Maggiore durante una tempesta e fu salvato dall’apparizione di Santa Caterina, che gli chiese di costruire un santuario in suo onore. Il mercante mantenne la promessa e la costruzione dell’Eremo iniziò nel 1300, con l’aggiunta di nuovi edifici e decorazioni nel corso dei secoli.

L’Eremo è composto da diversi edifici, tra cui la Chiesa di Santa Caterina, il Chiostro dei Frati, la Cappella di San Nicola, la Sala Capitolare e le Cantine. Sono tutti incastonati sulla scogliera a picco sul lago, offrendo una vista spettacolare sulle acque e sulle montagne circostanti. Nel corso della sua storia, l’Eremo ha ospitato monaci e pellegrini, oltre ad importanti visitatori come San Carlo Borromeo nel 1570.

Negli anni, il santuario è stato oggetto di ampliamenti, restauri e decorazioni da parte di noti artisti dell’epoca. Oggi, l’Eremo di Santa Caterina è una popolare meta turistica e un luogo di culto visitato da migliaia di pellegrini e turisti ogni anno.

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