Guida del centro storico di Tirano
Itinerario online
Con questa guida vi proponiamo la vecchia Tirano con il suo centro storico che si estende all’interno delle mura, erette per volere di Ludovico il Moro. Un percorso suggestivo dove il tempo sembra essersi fermato!
Tempo di percorrenza, circa un’ora.

1 – Porta Poschiavina
2 – Porta Bormina
3 – Collegiata di San Martino
4 – Torre Torelli
5 – Porta Milanese
6 – Piazza Parravicini
7 – Palazzo Salis
Tre erano i principali ingressi che consentivano l’accesso al borgo, ciascuno denominato in base alla strada da cui si dipartiva.
La porta Milanese, che si affacciava sulla via per Milano; la porta Bormina, orientata verso il territorio di Bormio; e la porta Poschiavina, posizionata a protezione del ponte di legno sul fiume Adda, all’inizio del percorso per Poschiavo e la via del Bernina.
In questa breve gita nel centro storico, le visiteremo tutte.
Porta Poschiavina

1 – L’ingresso più significativo, Porta Poschiavina, sorgeva nelle mura erette alla fine del Quattrocento sotto il dominio di Ludovico il Moro.
La denominazione “Poschiavina” della porta, seguendo la consuetudine, indica la direzione verso cui è orientato l’accesso alla vecchia Tirano, ossia la Val Poschiavina.
Questa imponente struttura monumentale presentava due robuste porte difensive che si aprivano sia verso il fiume che verso il borgo.
Da notare gli stemmi di diverse autorità locali che si sono susseguite nel tempo, ancora visibili lungo la navata interna.
Svoltare subito sinistra sulla Via San Carlo, percorrerla fino in fondo e poi svoltare a destra per Via Porta Bormina.
Porta Bormina

2 – La Porta Bormina, denominata così in ragione della sua orientazione verso Bormio, costituisce il secondo ingresso alla città vecchia.

Proseguiamo l’itinerario percorrendo Via Visconti, raggiungendo la Colleggiata di San Martino.

Collegiata di San Martino

3 – L’origine della chiesa rimane avvolta nell’incertezza.
Della chiesa medievale originaria, restano solo due cappelle laterali, ora adibite a sacrestie e il campanile di chiara architettura romanica.
La chiesa attuale fu interamente riedificata nel XVII secolo e successivamente perfezionata con una nuova facciata nel 1870, mentre nel 1914, sia la cupola che l’abside subirono un processo di ricostruzione.
Tra le opere di notevole maestria spiccano gli affreschi del soffitto e l’affascinante organo risalente al 1848, il quale è stato completamente restaurato nel 2016.

A 100 metri raggiungiamo, a lato della strada provinciale, la Torre Torelli.
Torre Torelli

4 – Commissionata dal conte Luigi Torelli, figura di spicco nel Risorgimento Lombardo, la Torre, eretta alle porte della città , originariamente nell’’800 fungeva da filanda.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, assunse poi il ruolo di presidio fascista. Dall’immediato dopoguerra l’edificio è rimasto inutilizzato.
La struttura si estende su cinque spaziosi piani, inclusi quelli sotterranei, attualmente è soggetta a numerosi vincoli architettonici in attesa di una nuova rinascita.


Un sottopasso conduce su Via Porta Milanese.
Porta Milanese

5 – Da un lato si trova la suggestiva fontana con lavatoio, mentre dall’altro lato, grazie ai restauri, spicca una gradevole panchina.
Sono anche visibili i gradini che conducevano ai bastioni superiori.
Senza oltrepassare la Porta, svoltiamo a destra su Via Pergola, raggiungendo Piazza Parravicini.

Piazza Parravicini

6 – Caratteristica piazza con la sua fontana ottagonale, unica nel suo genere, realizzata utilizzando la pietra della regione.

A lato la chiesetta dell’Addolorata e una trattoria.
Se avete ancora un’oretta di tempo, vi consigliamo di visitare un’altra perla del luogo.
Palazzo Salis
Svoltare a destra costeggiando il fiume Adda e riportarsi fino alla Porta Poschiavina, oltrepassarla e ripercorrere Via san Carlo per 140 metri e poi svoltare su Via Salis, dove sulla sinistra si trova Palazzo Salis.

7 – Il Palazzo Salis a Tirano, costruito nei secoli XVI-XVII, si erge come uno dei principali tesori storici della Valtellina. Questa sontuosa residenza, arricchita da affreschi e impreziosita da autentici pezzi d’epoca, accoglie il pubblico in una porzione della sua magnificenza.
Appartenente alla nobile famiglia Salis, che gestiva i propri possedimenti in Valtellina fin dal XVII secolo, il palazzo offre l’opportunità di esplorare 10 stanze, tutte caratterizzate da volte splendidamente decorate. Il giardino all’italiana, anch’esso accessibile, offre una suggestiva panoramica sulla vita degli aristocratici dell’epoca.
La visita si rivela un’esperienza immersiva e il costo d’ingresso risulta accessibile. È possibile, usufruire di un’audioguida per arricchire ulteriormente la scoperta di questo affascinante patrimonio storico.
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