Una intrigante escursione a piedi partendo da Novaggio
Questa è un’escursione adatta a tutta la famiglia, andata e ritorno con partenza e arrivo a Novaggio nel medio Malcantone, regione della Svizzera, in alternativa al “Sentiero delle Meraviglie”.
Novaggio e i suoi murales

Considerata la sua eccezionale posizione geografica, Novaggio nel bel Ticino è considerato uno dei paesaggi più incantevoli del Malcantone, dove si possono ammirare i murales dipinti sulle abitazioni.
Un piacevole percorso naturalistico, tra pendii lussureggianti, ruscelli che scorrono a valle, ponti e ponticelli, mucche al pascolo e daini.
Zone boschive meravigliose che custodiscono due miniere e i resti di un castello.
Il percorso è lungo poco più di 6 chilometri, indossare scarpe adatte e non dimenticare la macchina fotografica.
Se abbiamo stuzzicato la vostra curiosità, zaino in spalla scarpe comode che si parte.
È una delle escursioni in Malcantone da non perdere.
Novaggio si raggiunge sia in auto che in autopostale dalla stazione di Magliaso.
Arrivati al grande piazzale si parcheggia l’auto, non dimenticare il ticket che si trova vicino alla fermata dell’autopostale.
Inizio del percorso


Attraversare la strada e prendere la Via Angelo Tamburini, alla chiesa svoltare a sinistra e in fondo alla via, dopo la farmacia a destra in Via Malcantòn.
Il percorso qui inizia a rivelarsi interessante, di carattere naturalistico, tra pendii verdeggianti, mucche al pascolo e una stupenda vista che spazia fin dove lo sguardo si perde.


Dopo circa 20 minuti dalla partenza si entra nel maestoso bosco di faggi dove nel tragitto, sul lato destro troviamo “Ur turbin” una costruzione del 1600-1700 quasi completamente interrata con soffitto a volta, luogo fresco grazie alla presenza di una sorgente. Qui venivano conservati latte e formaggi prodotti sugli alpeggi della zona.

A 20 minuti da qui in un vasto recinto con alcuni daini, si possono fotografare ma non dare loro del cibo poiché nocivo per la loro salute.
Sulla via per miglieglia


Proseguire sull’altro lato della strada e costeggiare la rete metallica in direzione per Miglieglia (Via degli Alpeggi) dove ci si addentra nel bosco di faggi e castagni.
Un ponte di legno attraversa il ruscello portandovi sull’altro lato della valle.
Una lussureggiante vegetazione a lato del sentiero, all’ombra di betulle, felci e ginestre creano un sottobosco fiabesco.
La funivia per il Monte Lema

Circa mezz’ora dopo si esce dal bosco e ci si trova sulla strada asfaltata, qui si scende sulla destra e si raggiunge Miglieglia dove la funivia porta sul Monte Lema in 15 minuti. Un ristorante/ostello sulla vetta a 1500 metri di altitudine, dove rilassarsi per una pausa caffè, poi a pochi passi si raggiunge la cima dove ammirare le vallate del Ticino, le vallate luinesi e il Lago Maggiore.
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Il castello di Miglieglia


Ridiscesi a Miglieglia portarsi in Piazza del Mulo che si trova poco distante dalla funivia. Sulla destra la segnaletica indica “Rovine del Castello” oltrepassare le ultime case, scendere a sinistra attraversando il pratone.
Qui si rientra nel bosco e in 15 minuti si giunge ai resti di un castello situato sul cocuzzolo, sotto la melodia dello scorrere del fiume Magliasina.
Purtroppo questi ruderi non sono ancora datati con precisione. Una delle ipotesi è che potesse essere una fortificazione di osservazione, sistema che serviva per proteggere e controllare una via di comunicazione.
Le miniere d’oro e d’argento

Ritornare dove i sentieri si incrociano e prendere per Novaggio sulla sinistra. In pochi minuti si arriva alle miniere lungo il ruscello che scende da Miglieglia. La miniera Franzi è la prima in basso, la miniera Baglioni è quella più a monte. Qui si estraevano piccole parti di oro e argento ma con scarso successo, di seguito le attività furono abbandonate.
Sulla via del ritorno

Ritornare sul sentiero e scendere la scalinata di legno e tra un susseguirsi di ponticelli e ruscelli si raggiunge l’altra parte della valle, dove una salita un po’ impegnativa porta sulla collina.
La Vinera e il vecchio mulino

Prendere per Novaggio via Vinera, scendere nella valletta dove fa bella mostra di sé il rustico La Vinera, dove si trova il vecchio mulino circondato da stupendi abeti. Questo luogo fu salvato dall’abbandono da Sergio Ghezzi che con grande maestria ha saputo riportare allo splendore questo luogo meraviglioso.
Il mulino, con la sua ruota da 2000 kg si può visitare, saltuariamente produce la farina di castagne in occasione di scolaresche in visita.
Qui si organizzano feste, cene, eventi benefici, matrimoni e raduni di vario genere.
Cappelletta del rione di Movogno

Lasciato il mulino, incontriamo sulla via del ritorno una cappelletta del XVI secolo. La “Cappelletta del rione di Movogno” raffigura la Madonna con Bambino con ai lati San Rocco e San Giuseppe. In seguito fu ampliata aggiungendo il portico.
Il percorso è giunto al termine, proseguire per altri 5 minuti dove si ritorna al punto di partenza.
Per apprezzare al meglio questo percorso è bene partire la mattina.
A voi viaggiatori un caloroso buon Malcantone!

1) I murales di Novaggio
2) “Ur Turbin”
3) Il recinto con i camosci
4) Il ponticello sul fiume
5) La funivia per il Monte Lema
6) Il castello di Miglieglia
7) Le miniere d’oro e argento
8) Il vecchio mulino
9) La cappella di Movogno
Come raggiungere Novaggio con i mezzi pubblici
Prendere il trenino Lugano – Ponte Tresa e scendere alla stazione di Magliaso, qui salire sull’autopostale che conduce a Novaggio.

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