Direzione per l'acropoli di Sami

Trekking all’acropoli di Sami

Una giornata all’insegna del trekking e visita all’acropoli di Sami, durata circa 4 ore.
Si parte dal cimitero di Sami dove si trova il sentiero demarcato.
A circa 20 minuti dalla partenza, sotto l’ombra di lecci e corbezzoli, sulla destra si gode una splendida vista su Sami.
Raggiunta la biforcazione si prosegue sulla destra.

Risalita dac Sami nel bosco

Sul percorso la chiesetta diroccata di San Nicholas, la sorgente, il monastero di San Fanentes, l’acropoli di Sami, i resti del castello e il ritorno nel bosco di cipressi.

Cappella di San Nicholas

Cappella di San Nicholas

1 – Resta poco di questa cappella, alcuni muri, ma ancora ben visibili e ben conservati gli affreschi sulle pareti.
Merita una visita.

Alla sorgente

Sorgente

2 – Qui l’acqua scorre sempre anche se c’è siccità.
Sgorga dalla montagna in una vasca di roccia scivolando poi in un’altra vasca dove le capre si abbeverano.
L’acqua che esce è potabile, ma il luogo è stato abbandonato a sé stesso e forse sarebbe meglio non berla.

Monastero San Fanentes

Monastero di San Fenentes

3 – Alcune mura hanno resistito al sisma del 1953, altre giacciono a terra in un cumulo di pietre.
Il monastero era fortificato e comprendeva anche una grande torre.
Di lato si trova la nuova chiesa di San Fanentes.

L’antica acropoli di Sami

Vecchie mura fortificate

4 – L’antica Sami era una città fortificata, ora ne restano le rovine, giace lassù ripiegata su sé stessa.
Questa città era uno stato autonomo e indipendente con una propria moneta, con l’assedio dei romani perse la sua ibertà ed autonomia.
A pochi metri, proseguendo sulla strada, a sinistra si trovano le rovine del castello completamente distrutto dal terremoto del 1953.

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